coldiretti predazione

"Cartelli choc dei pastori contro i predatori"

Nelle campagne della Toscana, potreste incontrare una lapide gialla che racconta oggi, una storia antica di conflitto tra uomo e animale. La vittima, oltre al povero animale è la tradizione e l'economia di un intero territorio.

Coldiretti mi ha chiesto di elaborare l'idea per un "necrologio ovino", una specie di epitaffio animale che richiamasse l'attenzione dell'opinione pubblica sul tema delle predazioni. L'uccisione di un capo di allevamento da parte dei canidi senza controllo non costituisce solo la morte di un animale. E' un conflitto uomo animale che ci riporta indietro agli albori della nostra civiltà, nella lotta di coesistenza tra uomo e natura.

Sorprendentemente, ancora oggi mette a dura prova un'intera economia locale fatta di storia e tradizione, in un momento particolarmente difficile per il settore dell'allevamento, dell'agricoltura e di tutte la filiera dei prodotti caseari. Un problema complesso che richiede un dialogo aperto e costruttivo tra allevatori, associazioni e istituzioni sul territorio. 200 aziende colpite e 350 mila euro di risarcimenti pagati solo dalla Regione Toscana ogni anno. 

Ecco il lavoro realizzato, una segnaletica che indicizza fisicamente i luoghi degli attacchi con la descrizione in breve delle vittime e le circostanze dell'incidente; come un luogo del crimine del mondo animale. La presenza di questi segnali evidenzierà come gli attacchi e quindi la presenza di lupi e ibridi si spinge fino alle porte delle città, facendo scontrare la civilizzazione umana con l'ecosistema animale. Un QR code porta alla mappa interattiva con l'intero database degli attacchi geolocalizzato sul territorio nazionale

Le segnaletiche vengono consegnate alle aziende da Coldiretti e apposte in questo periodo in tutto il centro Italia.

La rassegna stampa: rainews24, toscanamedianews Italia7

 

 

 

 

 

You are interested in " Qui muore la tradizione e l'economia " ? Contact me now

Personal data

Request